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Sleeping Time/before Noon

Note di copertina per la pubblicazione del doppio CD del violista Szilard Mezei (IZK CD088)

Nicola Guazzaloca - 2019

https://www.klopotec.si/klopotecglasba/cd_szilardmezei/?fbclid=IwAR34zgvr2_ySB7HUeAyS1Qf115UyP1AZWClNk_9VVbfzdtC1m58y3y4IuQM

 

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La conoscenza delle convenzioni che regolano un linguaggio è indispensabile per recepire alcune informazioni, per le quali sostanzialmente il linguaggio si forma. Tuttavia capita di restare affascinati da una lingua mai sentita o di trovare piacevole un certo suono: può capitare che qualcosa venga suscitato al di fuori della comprensione razionale. Il suono veicola una serie di informazioni connesse all'esperienza, ma anche altre costituite da memorie evocative non del tutto coscienti, e di questa dimensione la musica è testimonianza antica e manifestazione attuale. Ci permette di abbandonare l'universo di simmetrie cui ci affidiamo, di interpretare ciò che davvero sentiamo, di non dimenticarci di farlo.

Eravamo nel mezzo di un piccolo tour in Italia con il nostro duo, abbiamo percorso molti chilometri tra Emilia-Romagna, Piemonte e Toscana, quando Szilard ha registrato dal vivo questo solo. Abbiamo visitato luoghi meravigliosi che descrivere a parole sarebbe riduttivo, e ritengo riduttivo descrivere la musica che stiamo per ascoltare. Ma qualcosa si può dire: i luoghi che visiteremo ascoltando, non si possono visitare altrimenti.

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The knowledge of the conventions that regulate a language is essential to understand some information for which the language is essentially formed. However, it happens to be fascinated by a language never heard or to find a certain sound pleasant: something is aroused outside of rational understanding. Sound conveys a series of information related to the experience, and also made up of not completely conscious evocative memories, of which music is an ancient testimony and current manifestation. It allows us to abandon the universe of symmetries we rely on, to interpret what we really feel, to don't forget to do it.

We were in the middle of a small tour in Italy with our duo, travelling for many kilometers between Emilia-Romagna, Piemonte and Toscana, when Szilard recorded this solo. We have visited marvelous places that would be reductive to describe in words, and I consider reductive also to describe the music we are about to listen to. But something can be said: the places we are going to visit by listening, can not be visited otherwise.

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